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L’uso del taser dovrebbe sempre essere valutato con attenzione, soprattutto in situazioni in cui il soggetto è noto o sospettato di essere sotto l’influenza di alcol o droghe. La comprensione dei rischi connessi può aiutare le forze dell’ordine a prendere decisioni più informate e a sviluppare protocolli che mirino a minimizzare il rischio di gravi complicazioni mediche. Con questo articolo voglio spiegare meglio il problema, aiutandovi a comprenderne le implicazioni mediche e scientifiche connesse al suo utilizzo.
Questa volta faccio divulgazione scientifica attraverso un racconto, una storia puramente inventata ma assolutamente verosimile. Una storia di dipendenza, ma anche di rinascita, attraverso la quale cerco di spiegare la dipendenza in sé (in questo caso da alcol e fumo di sigaretta) in modo semplice e diretto attraverso la voce dei due protagonisti, Marco e Luca, questi due amici che hanno condiviso i momenti più intensi della loro vita.
Negli ultimi anni, a causa anche di una maggiore consapevolezza nella popolazione dei danni causati dall’alcol e della conoscenza più diffusa del disturbo da uso di alcol, sta crescendo nel mondo la domanda di bevande a ridotto contenuto di alcol e di conseguenza la loro produzione. Nonostante i metodi di dealcolazione siano efficaci nel ridurre significativamente il contenuto di alcol, non è garantito che possano eliminarlo completamente in maniera assoluta. Questo può essere un problema per coloro che presentano condizioni cliniche che controindicano il consumo di alcol, quali ad esempio l’assunzione di disulfiram per il trattamento del disturbo da uso di alcol. Pertanto, nonostante gli enormi passi avanti effettuati nella tutela della salute dei consumatori, è sempre fondamentale rivolgersi a un medico esperto nell’ambito, in caso di patologia.